Alice Superbi Architetto Firenze

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“Come” abitare un luogo privato è una scelta intima.
Ciò che la casa contiene non deve spiegazioni a nessuno e una casa, per ritenersi tale, deve parlare sinceramente a chi la abita.

SONO LIETA CHE TU SIA QUI…

sono Alice Superbi

Alice Superbi Architetto Firenze

Sono nata a Firenze, dove mi sono laureata alla Facoltà di Architettura.
Negli anni a seguire mi sono trasferita a Torino, dove ho iniziato a lavorare presso uno studio di architettura. L’ambiente culturale torinese che passa attraverso gli eleganti  portici, i carichi e rumorosi mercati rionali, fino ad arrivare alle grandi periferie popolari e industriali, mi ha segnata profondamente. La formazione torinese, infatti, è stata di estrema importanza rispetto all’approfondimento della tecnica costruttiva, della gestione del cliente e del cantiere, con un approccio organizzativo tipico del pensiero imprenditoriale delle città del nord Italia.


L’inizio della libera professione ha coinciso con il mio ritorno a Firenze dove ho iniziato ad occuparmi, principalmente, di restauro e ristrutturazione edilizia. Ho potuto così iniziare a far coesistere la ragione pratica e funzionale torinese con quella più prettamente artistica fiorentina.


Nel mio lavoro cerco di far prevalere il carattere artigianale dell’intervento edilizio, attraverso l’utilizzo attento dei materiali, del linguaggio che esprimono e delle sensazioni visive, tattili e acustiche che ci fanno giungere
. Nella ricerca di nuove ricette per manufatti e materiali mi affido a diverse, e a volte bizzarre, tipologie di artigiani: uomini e donne il cui sapere non è attinto da aule universitarie, ma da antiche conoscenze tramandate.


Spero che questa breve conoscenza
 sia stata utile.
Vorrei salutarti con le parole di Peter Zumthor, architetto svizzero che si è formato come falegname prima e come architetto successivamente:

Gli alberi di albicocche esistono; esistono le felci e anche le more di rovo esistono. Ma la bellezza? La bellezza è proprietà concreta di una cosa, di un oggetto, si può descrivere e denominare, o, invece, è uno stato della mente, una sensazione? La bellezza è una particolare sensazione prodotta da una singolare forma, da un aspetto e da una configurazione? Qual è la natura di una cosa che suscita in noi un sentimento di bellezza, che ci induce a provare, in un dato momento, la sensazione, oppure la vista del bello? La bellezza ha una forma?

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